DALLA VIELLA AL VIOLINO

L’antenato del violino è la VIELLA (detta anche fidula o vitula dal nome latino della Dea della Gioia), di grande varietà morfologica per tutto il Medioevo grazie anche alla grande diffusione dello strumento.

Nell'iconografia del tempo la vediamo riprodotta nei cori di angeli ma anche in mano ai menestrelli quindi possiamo affermare che era usata in tutti i generi di musica medievale come accompagnamento alla voce o per le danze, da sola o in gruppo con altri strumenti a fiato e a corde.

LA VIELLA

Con cassa di risonanza di varia forma, (originariamente tozza e ovale e successivamente a forma di chitarra), il manico può essere ricavato da un prolungamento della cassa o innestato al corpo principale. Sulla tavola armonica è posto il ponticello sopra il quale sono tese le corde (da 3 a 5) che dalla cordiera raggiungono il cavigliere dove, frontalmente, sono collocati i piroli per l`accordatura dello strumento. Il cavigliere può essere a forma di cuore o di disco. La tavola armonica è provvista di due fori a forma di C posti ai lati del ponticello e, negli strumenti di pregiata fattura, di intarsi perimetrali e fori decorativi di varia forma.

L'angelo musicante la suona appoggiandola contro il petto, ma laviella si suonava anche appoggiandola contro o sopra la spalla e sotto il mento. Si suonava a pizzico e con l'archetto.

In questa registrazione si può apprezzare il suono della viella caldo e malinconico

IL VIOLINO NELLA MUSICA CELTICA

Dalla viella medievale alla viola da braccio rinascimentale, la forma definitiva del violino, così come oggi lo conosciamo con le sue 4 corde e la cassa leggermente bombata, con la forma sinuosa che richiama il fondoschiena di una bella donna, risale al 1500; furono i maestri liutai italiani di Brescia, Bologna e soprattutto di Cremona, che lo misero a punto tra il 1600 e il 1700 dove nelle botteghe artigiane degli Amati,Guarnieri, Stradivari si produssero strumenti di qualità insuperata.

Il violino possiede un timbro vibrante dalle infinite possibilità espressive determinate dalle varie tecniche con cui viene suonato, è tra gli archi lo strumento dal suono più acuto.

Nella tradizione popolare di Irlanda e Scozia è uno strumento molto diffuso, soprattutto per suonare veloci reels e jigs e viene denominato fiddle.

ASCOLTA Michael Coleman in una registrazione del 1927 che impose lo stile diSligo tra i suonatori di fiddle: fluido, ricco di abbellimenti caratterizzato dall'esecuzione di più note con un unico colpo d'arco.

ASCOLTA Màireàd Nì Mhaonaigh stile del Donegal (oltre alla bella voce..)

NELLA TRADIZIONE IRLANDESE

(Alfredo De Pietra)

Ancora una volta la lingua inglese ci permetterà di differenziare il violino dal fiddle, sebbene i due termini derivino dalla stessa origine, il proto-inglese fithele, che probabilmente discendeva a sua volta dal latino di epoca medievale vitula, dal verbovitulari, “celebrare”.

La differenza non è che la prima conseguenza di una distinzione di tipo sociale, dal momento che lo strumento era assolutamente lo stesso: a variare erano solo le tecniche di posizione durante l’esecuzione ed il repertorio. Si può infatti ritenere che il modo in cui il violino è tenuto non è soggetto in questa musica ad alcuna altra regola se non l’abitudine del musicista, e persino alla sua morfologia: contro il petto, contro o sopra la spalla, sotto il mento o in alcuni casi anche contro il fianco.

[Martin Fay]  Gli abbellimenti sono per lo più gli stessi della maggior parte degli strumenti suonati in Irlanda: i fiddlers sono spesso tentati di imitare le tecniche del “rolling” o del“cutting” proprie delle uilleann pipes, ma inoltre usano il “droning” adoperato anche nella musica classica, tecnica in cui il musicista suona simultaneamente due corde per ottenere un bordone sulla corda più bassa suonando nel contempo la melodia sulla corda più acuta. La tecnica del vibrato, molto diffusa nella musica classica, è invece quasi del tutto assente nella musica tradizionale irlandese.

L’uso dell’archetto è quindi fondamentale nella tecnica di suono, al punto che alcuni fiddlers ritengono di suonare in realtà due strumenti, il violino e l’archetto. Quest’ultimo potrà essere tenuto vicino o lontano dall’estremità, il che avrà per conseguenza stili di esecuzione diversificati, più sulla base del gusto personale che di tecniche regionali.

Esiste anche un gran numero di stili locali ben distinti, tra cui sono da ricordare maggiormente quelli del Donegal, di Sligo, del Clare, della parte est del Clare, dello Sliabh Luachra (regioni limitrofe a Limerick, Kerry e Cork) e infine della parte sud del Kerry e della parte ovest della contea di Cork. Questi stili si distinguono fra loro essenzialmente per il gioco di archetto (“bowing”) e per la frequenza dei diversi abbellimenti.

Il mondo della musica irlandese ritiene unanimemente che proprio gli stili regionali difiddling si siano gradualmente dispersi nel momento in cui i musicisti irlandesi cominciarono a disporre delle registrazioni di Michael Coleman, Paddy Killoran, James Morrison e pochi altri, registrazioni effettuate negli anni ’20 negli Stati Uniti.

Lo stile della contea di Sligo è attualmente considerata come lo standard della tecnica violinistica irlandese, quasi la “received pronunciation” del fiddle, fatto che di certo non può risultare gradito ai musicisti dello Sliabh Luachra o del Donegal, questi ultimi maggiormente influenzati da sonorità e stili di esecuzione molto “scozzesi”.

Nelle registrazioni dei musicisti più anziani (Julia Clifford nello Sliabh Luachra, Proinsìas O’ Maonaigh e John Doherty nel Donegal) sono tutt’ora riscontrabili elementi di stile violinistico molto pronunziati in senso locale. I musicisti più giovani, come Tommy Peoples, sono invece meno riconducibili ad una sola regione, essendo essi più inclini ad assorbire le varie tradizioni regionali all’origine del proprio stile personale.

Lo stile del Donegal sembra dunque essere uno degli ultimi (assieme a quello dello Sliabh Luachra) a resistere a questa tendenza uniformatrice, grazie a musicisti come Màireàd Nì Mhaonaigh o i fratelli Kevin, Paddy e Seamus Glackin, a loro volta capaci di influenzare violinisti di altre zone (Dermott McLoughlin, Jerry Holland ecc.).

Sembra quindi evidente che il violino, così come molti altri strumenti irlandesi, ha oggi perso quella diversità di stili regionali, patrimonio dei secoli precedenti, a vantaggio delle molteplici influenze internazionali. Ogni musicista si forgia un proprio stile molto più influenzato dal proprio carattere e dal proprio gusto personale che non da una scuola stilistica, il che invece avveniva fino all’inizio del XX secolo, con musicisti totalmente al riparo dalle influenze esterne. Oltre ai fiddlers tradizionali più sopra citati, vale la pena di ricordare musicisti come Charlie Lennon, Frankie Gavin, Kevin Burke, Tony Linnane, Mary Custy, Màire Nì Breathnach e Ciaràn Tourish

(tratto da http://xoomer.virgilio.it/aldepi1/il_violino,_o_fiddle.htm)

NELLA TRADIZIONE IRLANDESE

Come nella tradizione irlandese i suonatori di fiddle scozzesi si differenziano per lo stile di esecuzione in distinte aree di appartenenza.

Alla fine del 1700 i violinisti scozzesi dello stile del Nord-Est iniziarono a pubblicare varie raccolte di "melodie per fiddle" e questo stile finì per influenzare una vasta area della Scozia: un filone musicale semicolto con un repertorio molto ampio e virtuosistico con sonorità più vicine alla musica classica.

Nel dipinto è raffigurato Niel Gow (1727-1807) violinista e compositore di strathspeys ereels nato a Inver nel Perthshire.

Altro stile popolare è lo stile delle Highlands influenzato dalle cornamuse scozzesi che fanno da padrone da quelle parti, di cui i violinisti cercano di imitare gli abbellimenti e in particolare le corde vuote a bordone.

Si possono infine distinguere lo stile delle Isole Shetland -estremo Nord della Scozia (simile allo stile irlandese del Donegal) influenzato dalle tradizioni norvegesi e lo stile dei Borders (le terre di confine con l'Inghilterra)

ASCOLTA brano composto da James Scott Skinner

ASCOLTA Dancan Chisholm (stile delle Highlands)

ASCOLTA Gibbie Gray (stile delle Isole Shetland)

ASCOLTA Lori Watson (stile dei Borders)

(Cattia Salto 2012)