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lugh[1].jpgLUGH

Lugh è una divinità pan-celtica cioè condivisa da tutte le tribù celtiche insediatesi in Europa: è il dio solare ma anche lo spirito del grano (una evidente sovrapposizione al precedente culto della Terra come entità femminile).

 

In Irlanda Lug è chiamato il Luminoso, re dei mitici Tuatha de Danann, soprannominato abile in molte tecniche. In lui si conciliano due stirpi quella dei Tuatha Danaan, i figli della dea Danu, la dea della fertilità, che abitavano l’Irlanda in un tempo antichissimo prima dell’arrivo dei Celti e quella dei Fomori che erano gli abitanti autoctoni dell'isola e che furono sconfitti dai nuovi arrivati.

Possedeva uno dei quattro tesori dei Tuatha De Danann, l'Invincibile Lancia, che donava al suo possessore l'invincibilità.

Lugh fu padre di un semi-dio, Chulainn), il Mastino dell'Ulster (letteralmente, il cane di Cullen), abile guerriero dalla forza sovrumana.

 

Nella miologia irlandese per spiegare la sua qualifica Samildanach, il “Multiforme Artigiano” si riferisce di un banchetto alla corte del re dei Tuatha de Danaan, in cui erano riuniti tutti i rappresentanti delle molte arti (dell’intelletto, della guerra e dell’abilità artigiana) senza alcuna esclusione, perciò nessun altro poteva più entrare. In realtà ne mancava uno che riunisse in se tutte le arti, proprio Lugh.

 

In Gallia era oggetto di un culto molto importante e in epoca romana si iniziò a rappresentarlo come Mercurio Lugh. Come Odino nella mitologia norrena, con il qual condivide molte caratteristiche, Lugh possedeva dei corvi profetici. Gli Allobrogi della Gallia chiamavano il corvo lug e il toponimo gallico Lugdunum (l’attuale Lione) significa “città del Corvo” o dono di Lug. Alle Calende di Agosto tutta la Gallia romana si incontrava proprio a Lione in onore dell’imperatore Augusto, per festeggiarlo come una divinità e i celti romanizzati celebravano ben volentieri una festa imperiale che esaltava la divinità di Augusto e nello stesso tempo anche il loro dio Lug, l’archetipo divino della funzione regale.

 

Lugh veniva rappresentato come un giovane accompagnato dal cinghiale, animale particolarmente sacro presso i Celti. I suoi attributo sono diventati propri di un santo cristiano diventato molto popolare: Sant’Antonio. continua

 

LA FESTA DI LUNASA

Lug, dio solare, raffigurato dal corvo e dal cinghiale, presiedeva ad una importante festa calendariale: Lughnasad, (poi diventata festa di Lammas), la gente si rallegrava di fronte al dio-sole che aveva favorito la crescita dei prodotti. La divinità femminile primordiale, emblema di una società in cui i riti della fertilità, dell’abbondanza, dell’agricoltura erano ad esclusivo appannaggio delle donne, era stata affiancata dal principio maschile.

Lugh in questo contesto diventa la divinità del grano che non muore mai perchè il grano tagliato rinasce come farina e pane.

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