LUGHLugh è una divinità pan-celtica
cioè condivisa da tutte le tribù celtiche
insediatesi in Europa: è il dio solare ma anche lo spirito
del grano (una evidente sovrapposizione al precedente culto della Terra
come entità femminile). In Irlanda Lug è chiamato il Luminoso, re dei mitici Tuatha de Danann, soprannominato abile in molte tecniche. In lui si conciliano due stirpi quella dei Tuatha Dè Danaan, i figli della dea Danu, la dea della fertilità, che abitavano l’Irlanda in un tempo antichissimo prima dell’arrivo dei Celti e quella dei Fomori che erano gli abitanti autoctoni dell'isola e che furono sconfitti dai nuovi arrivati. Possedeva uno dei quattro tesori dei Tuatha De Danann, l'Invincibile
Lancia, che donava al suo possessore
l'invincibilità. Lugh fu padre di un semi-dio, Cù
Chulainn), il
Mastino dell'Ulster (letteralmente, il cane di Cullen),
abile guerriero dalla forza sovrumana. Nella miologia irlandese per spiegare la sua
qualifica Samildanach,
il “Multiforme Artigiano” si riferisce di un
banchetto alla corte del re dei Tuatha
de Danaan, in cui erano
riuniti tutti i rappresentanti delle molte arti
(dell’intelletto, della guerra e
dell’abilità artigiana) senza alcuna esclusione,
perciò nessun altro poteva più entrare. In
realtà ne mancava uno che riunisse in se tutte le arti,
proprio Lugh. In Gallia era oggetto di un culto molto importante e in epoca romana si iniziò a rappresentarlo come Mercurio Lugh. Come Odino nella mitologia norrena, con il qual condivide molte caratteristiche, Lugh possedeva dei corvi profetici. Gli Allobrogi della Gallia chiamavano il corvo lug e il toponimo gallico Lugdunum (l’attuale Lione) significa “città del Corvo” o dono di Lug. Alle Calende di Agosto tutta la Gallia romana si incontrava proprio a Lione in onore dell’imperatore Augusto, per festeggiarlo come una divinità e i celti romanizzati celebravano ben volentieri una festa imperiale che esaltava la divinità di Augusto e nello stesso tempo anche il loro dio Lug, l’archetipo divino della funzione regale. Lugh veniva rappresentato come un giovane accompagnato
dal cinghiale, animale
particolarmente sacro presso i Celti. I suoi attributo sono diventati
propri di un santo cristiano diventato molto popolare:
Sant’Antonio. continua |
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LA FESTA DI LUNASALug, dio solare, raffigurato dal corvo e dal cinghiale, presiedeva ad una importante festa calendariale: Lughnasad, (poi diventata festa di Lammas), la gente si rallegrava di fronte al dio-sole che aveva favorito la crescita dei prodotti. La divinità femminile primordiale, emblema di una società in cui i riti della fertilità, dell’abbondanza, dell’agricoltura erano ad esclusivo appannaggio delle donne, era stata affiancata dal principio maschile. Lugh in questo contesto diventa la divinità del grano che non muore mai perchè il grano tagliato rinasce come farina e pane. ASCOLTA La ballata di John Barleycorn
narra la morte del Re dell’Orzo- Grano e riprende miti e
credenze che risalgono all'inizio della civiltà contadina,
usanze che sono state seguite in Inghilterra in queste forme fino ai
primi decenni del '900. continua |
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