Intorno al Palo del Maggio

I pali del Maggio nel XVI-XVII secolo erano molto alti e decorati con ghirlande verdi, nastri o dipinti a strisce bicolori: la tradizione è radicata in Inghilterra, Italia, Germania e Francia. Intorno ad essi si svolgevano delle feste più strettamente di corte in presenza di sovrani e principi, oppure decisamente popolari nei villaggi.

Nel Rinascimento

Nel dipinto di Charles Robert Leslie dal titolo "May Day in the reign of Queen Elizabeth" vediamo proprio una scena celebrativa del Maggio con la Regina Elisabetta ripresa sulla destra in primo piano e di spalle nel mentre è intrattenuta da un giullare. Sulla distesa in secondo piano si staglia il palo del maggio impavesato e decorato con ghirlande verdi; attorno al palo si stanno svolgendo le danze e sono ben distinguibili i personaggi vestiti da Robin Hood, Lady Marian, Fra Tack, ma anche un cavalluccio, un drago e un buffone ( i personaggi classici dei mummers). In un pergolato che forma un ampia nicchia si intravede la figura della Regina del Maggio simile a una Madonna.

Nella serie-tv "The Tudors" viene allestita proprio una festa del maggio sui prati con i pittoreschi danzatori delle Morris Dance e i loro sonagli e fazzolettini, il tiro con l'arco, la lotta dei galli, le danze con i nastri intorno al palo di maggio, eseguita da leggiadre fanciulle con le coroncine di fiori tra i capelli.

Nel brano "John (Joan) to the Maypole" che risale quantomeno al 1600, si descrive una tipica Festa del Maggio sul prato: le coppie danzano intorno al Palo del Maggio per contendersi l'ambito premio, la ghirlanda del Maggio. La coppia vincente diventerà Re e Regina del Maggio.
Per organizzare la festa del Maggio basta un green, cioè uno spiazzo all'aperto appena fuori dal paese, un palo ben piantato al centro del prato e decorato con ghirlande fiorite, qualche pergolato o "summer houses" dove sedersi all'ombra e rifocillarsi con bevande fresche.

Nel Settecento

Nel dipinto vittoriano di William Powell Frith dal titolo "A May Day Celebration" ritroviamo praticamente descritta la stessa situazione tardo-medievale: in lontananza sulla sinistra si staglia il profilo di una chiesa, non a caso: era infatti la chiesa a finanziare il divertimento del Maggio; con la birra venduta si provvedeva al mantenimento della chiesa parrocchiale o si distribuivano le elemosine ai poveri.

Non è poi nemmeno tanto strano che l'usanza prescristiana della festa di Beltane sia confluita sotto il controllo della chiesa cattolica, sono piuttosto i puritani ad accanirsi contro il clima festaiolo di certe ricorrenze religiose. Così Pali del Maggio e festeggiamenti relativi vedono momenti di oscurantismo alternati a momenti di tolleranza.

Nell'Ottocento

Prendendo spunto invece dalle illustrazioni di R. Caldelcott possiamo ricostruire una tipica festa del maggio ottocentesca in Inghilterra: il primo maggio era spesso giorno di fiera, con bancarelle e attrazioni, una festa per grandi e piccini. Al centro di un grande prato si ergeva il palo del maggio, un segnale ben visibile da tutti i punti della festa; i giovanotti aspettavano per strada le ragazze uscite di casa per omaggiarle con piccolini mazzolini fioriti da appuntare alla scollatura dell'abito e per accompagnarle al ballo.

LE DANZE INTORNO AL PALO

Il Maestro delle Danze, contraddistinto dal tipico bastone da passeggio, era accompagnato dal violinista, il quale si piazzava proprio sotto al palo del Maggio mondando sopra a una tinozza o una botte rovesciata per sovrastare la folla. Infervono le danze e nel prato introno al Palo i ballerini disegnano semplici figure come il ponte, la fontana o le onde. 

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Sono le figure delle controdanze inglesi (english country dances) che vennero codificate fin dal 1600 nelle tre forme coreografiche principali come ritroviamo ancora oggi nella danza tradizionale delle isole britanniche: il cerchio di coppie con figure e scambio di partner, il set di quattro coppie che danzano un ritornello e poi a due a due ripetono le singole figure, il long-way, in cui ad ogni giro di danza le coppie in fila risalgono verso la musica o scendono di un posto, cambiando via via posizione e ruolo.

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Ma la festa non è solo incentrata sulla danza, arrivano anche le maschere e i Morris con le loro pantomine e le Morris Dance, ovvero l'allegra brigata di Robin Hood, con Lady Marion, Fra Tack, l'hobbyhorse e il giullare.

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E si svolgono anche dei giochi: come questo in cui la regina del maggio lancia la ghirlanda al collo dei giovanotti

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O quest'altro in cui sono le donne (e i bambini) a gettare delle palle fiorite addosso al Maestro delle Danze.

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(Cattia Salto aprile 2013 -integrazioni maggio 2018)

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Anche nelle terre già celtiche a sud delle Alpi era e, talvolta, è ancora praticata la tradizione dell'Albero di Maggio. Nel bresciano è detto Mas (maggio). Io ho pubblicato, nel novembre 2019, un lungo racconto intitolato "L'Albero di Maggio - The Maypole" per la casa editrice il Cerchio di Rimini. Perfino in Basilicata, nel paese di Accettura, si trova questa tradizione ed è descritta dal prof. G.B.Bronzini nel libro "Accettura-il contadino- l'albero- il santo".
Carlo Agarotti